Scritto da Lina Barone
Casa Memoria di Felicia e Peppino Impastato: una visita da non dimenticare
Un’esperienza da non dimenticare quella vissuta venerdì 13 maggio per gli alunni partecipanti al progetto di legalità “Eroi dal silenzio” nei luoghi di Peppino Impastato a Cinisi.
Tale visita didattica è stata vissuta con grande partecipazione ed anche gioia da tutti i ragazzi del progetto, per molti dei quali è stata, purtroppo, l’unica uscita didattica del loro triennio scolastico, a causa della recente pandemia da covid, che ha impedito fino a poche settimane fa qualunque attività al di fuori delle mura scolastiche.
Ad accoglierci presso Casa Memoria di Felicia e Peppino Impastato abbiamo trovato Cristina, una volontaria dell’Associazione intitolata a Peppino Impastato, che è rimasta piacevolmente sorpresa dalle magliette indossate dai ragazzi con i volti di Peppino e Felicia, realizzate per la recente manifestazione del loro progetto e che invitandoci all’interno della stanza che costituiva il salotto di Felicia ci ha parlato di Peppino, delle sue tante battaglie per la legalità nella realtà degli anni Settanta a Cinisi, del suo impegno anche con Radio Aut, del difficile rapporto con il padre e di quello strettissimo con la madre. Si sono avvicendate domande anche su quanto è successo dopo la morte di Peppino ed anche dopo quella di Felicia a Cinisi, sulle difficoltà di diffondere una cultura antimafia ancora oggi. Grande l’emozione suscitata nei ragazzi dalla visita dell’abitazione esoprattutto della camera di Peppino, con i suoi libri, la sua chitarra, le sue foto.
La visita è proseguita poi percorrendo i cento passi, scanditi dalle mattonelle della legalità da casa Impastato a casa Badalamenti, espropriata dallo stato ed oggi Biblioteca comunale del paese. Ogni mattonella che accompagna il percorso reca al suo interno dei pensieri particolarmente significativi di alcune fra le tante vittime di mafia come Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Rita Atria, Padre Pino Puglisi e tanti altri.
Dopo una breve passeggiata nel paese di Cinisi la visita si è conclusa con un momento di silenzio presso il casolare nel quale è avvenuto l’omicidio di Impastato, luogo drammaticamente spoglio e desolato, ma ravvivato dalla speranza di un mazzolino di fiori ivi deposto, segno che il ricordo di Peppino rimane ancora vivo dopo 44 anni dal suo assassinio.
Le docenti Angela Maria Spanò e Giuseppa Ganci